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| Sons of Anarchy, Sutter contro le associazioni di genitori. Il creatore della serie motociclistica di FX si scaglia contro il PTC, l’associazione dei genitori americani che controllano la programmazione tv, dopo le critiche alla première della 6^ stagione del suo show: “Un modo pericoloso di guardare la tv”, secondo Sutter, che ha dovuto subito rilasciare interviste su interviste per spiegare la sua decisione. Kurt Sutter non è un tipo docile, e chi segue la sua creazione più nota e amata Sons of Anarchy lo sa bene. E proprio la serie motociclistica di FX è al centro di una polemica con il Parental Television Council, il MOIGE americano, ossia l’associazione dei genitori che controllano i palinsesti tv: costoro hanno criticato la première della 6^ stagione della serie a causa di una sparatoria in una scuola che riecheggerebbe le tragedie degli ultimi tempi. Alle consuete richieste di sospensione e simili, Sutter risponde con una certa veemenza.
“Non credo che il PTC sia composto di cattive persone, ma non sono molto intelligenti – riporta Deadline. Che queste persone vogliano monitorare ciò che guardano i miei figli è spaventoso, la visione della tv del PTC è semplicistica e pericolosa, forse influenzata da gruppi religiosi o altre lobby, e quando questi interessi sfociano nella censura è spaventoso, non solo a livello creativo, ma a quello personale”. Sutter chiede scusa se qualcuna delle vittime delle sparatorie nelle scuole è rimasta scioccata, ma “è una piccola percentuale e io sono un narratore e devo condividere questo dono: la sparatoria era fondamentale, perché il mio anti-eroe è un padre di famiglia che deve fare i conti con le conseguenze della sua vita criminale e con le conseguenze del traffico d’armi.
"[...]Sarebbe irresponsabile da parte mia, raccontando la storia di un eroe (o antieroe) fuorilegge che tratta il commercio di armi, NON trattare delle conseguenze che tale commercio può avere; un fuorilegge che ha una famiglia e dei figli lui stesso e che cerca continuamente di escluderli, di allontanarli da quella vita. Sarebbe irresponsabile da parte mia NON parlare di questo, non parlare di cosa comportano i vari traffici di questo antieroe e in che mani possano finire quelle armi. E quando mi viene impedito di raccontare storie ne soffro e mi sento personalmente offeso[...]."
A proposito dell’uso della violenza nel processo creativo, l’autore premette di non poter parlare per gli altri, ma di ritenere che forse alcuni show usano la violenza in maniera un po’ gratuita, ma che per quanto lo riguarda Ho avuto sempre un senso molto ampio per quanto riguarda l’assurdo, anche in The Shield le mie idee erano sempre realizzate in tono minore rispetto a quello che proponevo: da Shawn Ryan ho imparato a cercare sempre di fare la cosa più interessante e provocatoria, che sia comunque organica alla storia e al personaggio.
Le cose violente e brutte che avvengono in Sons Of Anarchy non avvengono mai in un vuoto, ci sono sempre delle conseguenze, c’è sempre un senso di responsabilità e un pensiero a quale sarà la reazione e le conseguenze di queste azioni.
Non sempre però la brutalità va mostrata in toto: a proposito di una delle scene più violente e horror di Sons Of Anarchy, la figlia di Tig bruciata viva per vendetta, l’autore spiega:
Avete visto solo sette/otto frame di tutte le riprese, poi tutto il resto del dolore lo abbiamo mostrato attraverso la faccia dei personaggi coinvolti; anche quando abbiamo bruciato il tatuaggio, abbiamo mostrato pochi secondi e poi abbiamo solo fatto sentire le urla e vedere i volti dei vari personaggi: credo sia molto più spaventoso e spiacevole da guardare.
Come dargli torto? Gli Americani sono dei bacchettoni e falsi moralisti del cazzo. Tutti possono possedere un arma, ma non vogliono che si dica o si veda dove questa "libertà" possa portare, non vogliono che gli si sbatta in faccia la verità. Grande Sutter per come pensa e come si esprime! Un'altra occasione per stare zitti persa da parte loro. |
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